Successione di contratti a tempo deterrminato: MIUR condannato al pagamento degli scatti biennali maturati.
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Presso il Tribunale di Cuneo, gli Avvocati Giovanni Rinaldi e Patrizia Gorgo hanno sostenuto la tesi da anni portata avanti dall’ANIEF e hanno chiesto al Giudice del lavoro di applicare agli stipendi degli insegnanti precari gli aumenti periodici legati all’anzianità nella misura del 2,5% per ogni biennio di insegnamento, deducendo l’applicabilità di detti benefici anche agli insegnanti non di ruolo, pena una palese discriminazione tra contratti a tempo determinato e contratti a tempo indeterminato.
Alle vane deduzioni del MIUR il Giudice ha risposto, così come sostenuto dai nostri legali, che ai docenti precari di religione detto beneficio è già riconosciuto dall’art. 53 L. 312/80 e ha dedotto che “l’art 53 citato non può essere interpretato nel senso che esso operi per i soli insegnanti di religione come deduce invece il Ministero: un’interpretazione costituzionalmente orientata impone di escludere una simile ingiustificata disparità di trattamento, pena l’evidente violazione dell’art. 3 Cost., nonché, va aggiunto, del principio di non discriminazione di cui alla clausola 4 punto 1 dell’Accordo Quadro trasfuso nella direttiva 1999/70 CE”.
Dando pieno accoglimento a quanto richiesto dai legali ANIEF, quindi, il Giudice ha condannato il MIUR “a pagare al ricorrente a titolo di scatti biennali maturati in corso di rapporto la somma di € 6.442,49, oltre interessi legali e l’eventuale ulteriore somma spettante a titolo di differenza tra questi ultimi e l’eventuale maggior importo della rivalutazione monetaria dalla maturazione delle singole differenze mensili al saldo” e ha concluso con la solita condanna alle spese per il MIUR dell’importo di € 1.550.
Un’altra giornata positiva, dunque, per gli iscritti ANIEF che si sono visti finalmente riconoscere quanto il MIUR continuava a negare loro: una giusta retribuzione in base agli anni effettivamente prestati e il giusto termine a contratti di lavoro stipulati su posti vacanti e disponibili, con relativa retribuzione dei mesi di luglio e agosto. Finché il MIUR si ostinerà a porre in essere tali palesi discriminazioni nei confronti dei docenti precari, l’ANIEF continuerà, con altrettanta caparbietà, a tutelare i loro diritti in Tribunale.