Diplomati magistrali con indirizzo liguistico illegittimamente esclusi dalle procedure concorsuali.
Sembra potersi dire conclusa l’annosa questione dei diplomati magistrali che avevano conseguito il diploma in istituti magistrali ove erano state attivate sperimentazioni di indirizzi linguistiche, Progetto Brocca o simili e che l’Amministrazione scolastica fino a pochi mesi fa ha continuato ad escludere dalle procedure concorsuali.
Anche il TAR del Lazio, infatti, ha finalmente aderito, con la sentenza che si allega, pubblicata in data 13.11.2018, all’orientamento ormai pacifico del Consiglio di Stato secondo il quale a detti diplomati, indipendentemente dal piano di studi frequentato, doveva essere riconosciuto il diritto a partecipare ai concorsi indetti per insegnare nelle scuole primarie, in quanto il diploma magistrale ad indirizzo linguistico «appare conforme pure al nuovo assetto ordinamentale della scuola elementare, ove si consideri che l’insegnamento della lingua straniera è ricompreso negli ordinari programmi didattici».
Giova rilevare, per la verità, come il Miur avesse già evidentemente accettato la giurisprudenza ormai pacifica quando ha bandito il recente concorso straordinario del 17.10.2018 espressamente prevedendo l’inclusione di eventuali candidati che fossero in possesso di detti diplomi magistrali, ma alcuni USR, evidentemente non hanno recepito il cambio di orientamento costringendo, quindi, i lavoratori a promuovere un contenzioso che avrebbe potuto e dovuto essere evitato.