Ancora non è nota la decisione della Corte di Giustizia sulla nota vicenda del precariato scolastico, ma anche tenuto conto delle anticipazioni recenti, del Governo, con “la buona scuola”, tutto lascia ben sperare.
Sembra, infatti, che il Governo, finalmente, preso atto delle conclusioni dell’Avvocato Generale dello Stato, depositate il 17.07.2014 e già pubblicate su questo sito, tema una decisione favorevole ai lavoratori o comunque una pronuncia che con tanti anni di ritardo riconosca come siano stati calpestati diritti fondamentali del personale scolastico e di conseguenza faccia propri i temi che da anni sono stati affrontati innanzi alle Corti interne, fino ad arrivare alla Corte di Giustizia Europea.
Anche un lettore disattento, però, non potrà non accorgersi come nel renziano “pamphlet” ci si sia dimenticati di una categoria del personale molto importante, senza la quale, la scuola, anche quella futura non potrà funzionare.
Che fine ha fatto nei buoni propositi di stabilizzazione il personale ATA!? Quei collaboratori scolastici a tempo determinato che da anni prestano assistenza all’handicap saranno stabilizzati? Quegli assistenti amministrativi a tempo determinato che proprio in queste ore stanno esaminando migliaia di domande per l’inserimento nelle graduatorie d’istituto conosceranno mai un contratto a tempo indeterminato?
Su tutto questo “la buona Scuola” tace, eppure per fare crescere il paese occorre che i diritti di tutti i lavoratori non siano calpestati.
Questo abbiamo chiesto all’udienza del 27 marzo 2014 innanzi alla Corte di Giustizia Europea.