Il Tribunale di Trani ha dato ragione a quattro lavoratori, due collaboratori scolastici, un assistente amministrativo e un insegnante di sostegno, che hanno presentato ricorso contro il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, l’ufficio scolastico regionale per la Puglia e la presidenza del Consiglio dei Ministri.
I quattro hanno ottenuto così il riconoscimento di un loro diritto: la conversione a tempo indeterminato del loro rapporto di lavoro dopo aver prestato oltre 36 mesi di servizio in istituti scolastici della provincia di Barletta Andria Trani. Il giudice del lavoro spiega che nel settore privato un lavoro a termine diventa automaticamente a tempo indeterminato quando il rapporto tra datore e lavoratore supera i trentasei mesi tra proroghe e rinnovi. Nella storica sentenza, infatti, si legge che «se il ricorrente fosse stato dipendente di un’impresa, le conseguenze dell’incredibile sequela contrattuale, sarebbero state ovvie e nessuno avrebbe contestato il buon diritto ad essere stabilizzato». Il giudice del lavoro ha riconosciuto ai quattro precari il diritto all’ammissione in ruolo e ha condannato il Ministero dell’istruzione al risarcimento dei danni. Non solo, ai ricorrenti sarà riconosciuta anche l’anzianità di servizio maturata.
Fonte: traniweb.it