Tar Lazio – Sentenza n. 15208-2023 del 13.10.23
Il Tar del Lazio, con sentenza del 13.10.2023 n. 15208 ha disposto – a seguito di giudizio di ottemperanza – la nomina: «nella persona del Direttore generale del Ministero preposto alla Direzione generale competente per la materia oggetto del presente contenzioso, il quale, senza facoltà di delega e senza compenso, provvederà nel termine di cui in dispositivo».
La vicenda traeva origine dalla mancata esecuzione alla sentenza del Tribunale di Roma, sezione lavoro, con la quale il Ministero dell’Istruzione veniva condannato a corrispondere alla ricorrente, retribuzioni maturate dal 01.09.2010 al 09.10.2013, oltre rivalutazione monetaria ed interessi legali fino al saldo.
Ebbene, parte ricorrente non riusciva ad ottenere – nonostante la vittoria dinanzi al Tribunale di Roma, sezione lavoro, e la notifica della sentenza (passata in giudicato) – le retribuzioni che le erano state riconosciute.
Pertanto, il collegio giudicante dopo aver verificato:
- la sentenza del Giudice del Lavoro, passata in giudicato e notificata;
- l’inerzia dell’Amministrazione resistente.
stabiliva la nomina di un commissario ad acta.
La peculiarità della predetta pronuncia consiste nella circostanza che il commissario ad acta nominato è direttamente nella persona del Direttore generale del Ministero resistente preposto alla Direzione generale competente per la materia oggetto del presente contenzioso, il quale, senza facoltà di delega e senza compenso, provvederà a dare esecuzione alla sentenza indicata in motivazione, nel termine di 120 giorni, decorrente dalla scadenza del termine concesso all’amministrazione, previa richiesta del ricorrente.
(Foro di Salerno)