Ricostruzione di carriera: illegittimi tutti i decreti di ricostruzione di carriera che non riconoscono per intero il servizio prestato da precari

COMUNICATO STAMPA

 

Scadono oggi i termini per presentare domanda di ricostruzione di carriera per i docenti immessi in ruolo che hanno superato il periodo di prova. L’ANIEF ricorda a tutti i docenti che il decreto di ricostruzione di carriera, stando al principio di non discriminazione consacrato dalla Direttiva comunitaria 1999/70/CE, è illegittimo nella parte in cui riconosce solo in parte il servizio preruolo e, dunque, non attribuisce pari dignità al lavoro prestato come precari. Marcello Pacifico (Anief): “L’Amministrazione viola palesemente le norme comunitarie”. Aperte le adesioni ai ricorsi anche per i docenti di ruolo che hanno già ottenuto da tempo la ricostruzione di carriera.

La Legge 107/2015, al comma 209, prevede un termine annuale (il 31 dicembre di ogni anno) per presentare la richiesta di ricostruzione di carriera da parte del personale immesso in ruolo che ha superato l’anno di prova, ma i decreti che l’Amministrazione emanerà entro il prossimo febbraio saranno discriminatori perché riconosceranno valore al servizio da precari solo nella misura di 2/3 ai fini economici per gli anni eccedenti i primi 4. “Questo significa – spiega Marcello Pacifico Presidente ANIEF – che un docente immesso in ruolo lo scorso anno con alle spalle ben 10 anni di precariato, si vedrà riconoscere ai fini della carriera i primi 4 anni per intero, e i restanti 6 per 2/3, arrivando ad avere un’anzianità di servizio riconosciuta pari a soli 8 anni a fronte dei 10 effettivamente prestati. In tal modo – continua Pacifico – il docente che avrebbe diritto, in base all’effettiva anzianità di servizio prestato, a essere inquadrato immediatamente nello scaglione stipendiale 9-14, si ritroverà ancora nel primo scaglione 0-9 senza alcuna modifica del proprio stipendio. Parliamo di una perdita di migliaia di Euro all’anno – conclude il Presidente ANIEF – per un diritto che l’Amministrazione non riconosce violando palesemente le norme comunitarie”.

I termini per presentare ricorso seguono il periodo lungo di prescrizione e tutti i lavoratori immessi in ruolo che hanno alle spalle più di 4 anni di precariato sono stati discriminati illegittimamente nel computo dell’anzianità di servizio riconosciuta ai fini della carriera. Per questo motivo, l’ANIEF ha promosso già da tempo il ricorso per ottenere per intero e immediatamente la corretta ricostruzione di carriera e i successi in tribunale hanno sempre dato ragione al giovane sindacato. Tutti i lavoratori di ruolo possono aderire al ricorso anche se hanno ottenuto da tempo il decreto di ricostruzione di carriera.
31 dicembre 2015 Ufficio Stampa Anief