Parere del CNPI profetico sul maxi concorso scuola

In occasione del maxi concorso scuola è emersa la gravissima disorganicità del sistema che ha presentato un inaccettabile e incoerente ritardo sul fronte dell’attivazione dei canali abilitanti, rispetto alla indizione dello stesso concorso.

E’ ormai noto il parere del Cnpi che addirittura prospettava di sospendere l’avvio della procedura concorsuale in questi termini: EMESSO CON MIURAOODGOS Prot. n. 5975 Roma, 21.09.2012: In premessa il CNPI, nel riaffermare la positività dello strumento concorsuale ai fini del reclutamento del personale, sottolinea la necessità di una doverosa considerazione della situazione, consolidatasi nel tempo, già carica di attese e di troppe tensioni. Il CNPI considera innanzi tutto che il concorso prospettato, nonostante l’impiego di risorse significative a fronte, talvolta, di un numero di posti estremamente limitato, penalizzi sia gli insegnanti precari abilitati con anni di servizio che hanno subito le conseguenze di una serie di interventi restrittivi in materia di organici e di previdenza, sia i più giovani che, perdurando le attuali regole di accesso, risultano esclusi in quanto nell’ultimo decennio, nonostante il possesso del titolo di laurea, in molti casi, non hanno avuto l’opportunità di conseguire l’abilitazione. Il CNPI considera inoltre non condivisibile la scelta di bandire il concorso in un momento in cui non sono stati ancora attivati il TFA che coinvolge le istituzioni AFAM e i percorsi relativi alla scuola dell’infanzia e primaria (cfr. art 15, comma 16 DM 249/2010) e non è stato ancora completato l’iter per l’indizione del TFA riservato a coloro che hanno determinati requisiti di servizio. Il CNPI ritiene, quindi, che l’attuale procedura concorsuale troverebbe una giusta collocazione solo con il contestuale realizzarsi di alcune condizioni necessarie, peraltro già previste dalla normativa: definizione dell’organico funzionale, attivazione di tutte le procedure abilitanti, revisione delle classi di concorso, nuovo regolamento sulle modalità di reclutamento come da delega ex lege 244/2007.

Come vediamo il Cnpi è stato profetico. Basterebbe questo a fondare una bella azione di risarcimento danno per tutti i candidati esclusi ingiustamente perché non abilitati.

In poco, oggi la situazione normativa e di fatto del concorso attuale è identica a quella che 13 anni fa caratterizzava il concorso del 1999. Ossia, allora la procedura abilitante delle SSIS non era stata avviata e la normativa vigente e i decreti Ministeriali applicativi, facevano sì che la partecipazione al concorso fosse quindi stata ritenuta ancora legittimamente ad effetto abilitante.

Avv. Elena Spina