TAR ROMA. SENTENZA DEL 14.09.2020 – ABILITAZIONI ROMANIA
Il Tar di Roma non considera tardiva l’azione proposta da due aspiranti docenti – rappresentati e difesi dall’ dall’avv. Santina Franco ( studio DI SALVO – foro di Patti) – che, rimasti per lungo tempo ignari del provvedimento emesso dal MIUR, di rigetto del riconoscimento del titolo di abilitazione conseguito in Romania, ne hanno proposto impugnazione a distanza di un anno dalla sua emissione.
Infatti, il Tar di Roma, con sentenza breve del 14.09.2020 n. 9560, in mancanza di prova della notifica del detto provvedimento di rigetto ai ricorrenti da parte del MIUR, ha accolto il ricorso patrocinato dall’avv. Santina Franco, confermando ancora una volta che non può essere negata validità alla documentazione che attesta il conseguito diritto all’insegnamento nel sistema scolastico preuniversitario romeno, c.d. “Adeverintia”, nell’ordinamento nazionale, in qualità di Paese membro dell’Unione Europea, per il mancato riconoscimento in Romania della laurea conseguita in Italia.
Il Tar quindi, conformandosi ai recenti precedenti giurisprudenziali in materia di abilitazioni conseguite in Romania, elimina ogni possibile disparità di trattamento che sorge dai provvedimenti di diniego impugnati, per effetto dei quali, si verifica la situazione paradossale per cui ai connazionali con laurea conseguita in Italia e successivo percorso abilitante conseguito in Romania sarebbe precluso il diritto di insegnare in Italia, mentre ai cittadini romeni che abbiano completato la loro formazione nel Paese di origine verrebbe riconosciuto tale diritto in Italia.