Il Tar Toscana ha ordinato l’ottemperanza della sentenza del Tribunale del Lavoro che dichiara il diritto alla corretta ricostruzione della carriera

Tar Toscana – Sentenza n. 310-2021 del 25.02.21

Il TAR Toscana ha accolto il ricorso promosso da una docente e da un collaboratore scolastico, patrocinato dallo studio legale Mensi del foro di Grosseto, ordinando l’ottemperanza di una sentenza emessa dal giudice del lavoro, che aveva già dichiarato il diritto dei dipendenti ad una ricostruzione della carriera.

A seguito della suddetta sentenza l’amministrazione era rimasta per anni inerte, non provvedendo ad emettere il nuovo decreto che tenesse conto di tutto il servizio prestato con contratti a tempo determinato, sia sul profilo giuridico che economico.

Così facendo, i dipendenti dell’amministrazione scolastica hanno atteso invano che venisse aggiornata la propria posizione stipendiale, maturando negli anni ulteriori differenze retributive.

Con la suddetta sentenza il TAR ha ordinato all’amministrazione di provvedere entro 30 giorni, stabilendo fin da ora che in assenza di adempimento verrà nominato un commissario ad acta e per ogni giorno di ritardo ha previsto una penale di €10,00 a favore del dipendente.

Si considera questo provvedimento molto importante al fine di superare l’empasse creatosi in numerose segreterie amministrative nell’esecuzione dei provvedimenti di accoglimento del giudice del lavoro, dal momento che molti dipendenti (sia docenti che ATA) stanno attendendo da mesi/anni che l’amministrazione provveda ad eseguire le sentenze.

Con la sentenza il Tar ha stabilito che:

  1. si prevede un termine per l’adempimento (ossia per l’emissione del decreto di ricostruzione corretta) da parte dell’Amministrazione (di norma è pari a 30 giorni)
  2. Scaduto tale termine, si è già prevista la nomina di un commissario ad acta (un esperto che provvede in luogo dell’Amministrazione)
  3. La condanna al pagamento di somma aggiuntiva a carico dell’Amministrazione per ogni giorno di ritardo nell’emissione del decreto.

Avv. Lavinia Mensi