Diplomati AFAM privi di abilitazione ammessi con riserva alla fase riservata del concorso docenti 2018.
A deciderlo il Consiglio di Stato, con i decreti cautelari n. 3622/2018 e n. 3624/2018 del 31.07.2018, in accoglimento della richiesta formulata con l’appello patrocinato dal sottoscritto avv. Santina Franco (foro di Patti – Studio Di Salvo).
La questione riguarda alcuni aspiranti docenti diplomati al conservatorio ma privi di abilitazione all’insegnamento, che hanno chiesto di partecipare alla sessione riservata del concorso docenti 2018, facendo leva sul presupposto che, per alcune classi di concorso di loro interesse non sono mai stati attivati corsi abilitanti e per le altre, in relazione alle quali sono stati attivati, il numero dei posti è stato sempre limitato a poche unità, tale dal non consentire la partecipazione alla generalità degli aspiranti .
E’ stato, inoltre, rilevato che la giurisprudenza ordinaria prevalente, negli ultimi anni, si è espressa in maniera favorevole, riconoscendo valore abilitante ai titoli AFAM conseguiti secondo il vecchio ordinamento, per cui si è venuta a creare una situazione fortemente discriminatoria e per alcuni versi paradossale, dal momento che centinaia di decisioni favorevoli risultano già passate in giudicato e gli aspiranti docenti diplomati al conservatorio, che sono stati “più veloci” ad adire le vie legali, oltre a essere inseriti a pieno titolo nella seconda fascia delle graduatorie d’Istituto, hanno avuto la possibilità di partecipare alla fase riservata del bando FIT.
Ciò ha determinato un’ indiscutibile disparità di trattamento tra coloro che possiedono lo stesso titolo di studio, con grave pregiudizio del diritto alle medesime opportunità lavorative dei diplomati Afam che non hanno agito in via ordinaria per ottenere l’inserimento in seconda fascia, con evidente violazione dell’art 3, 4, 51 e 97 della costituzione, per mancato rispetto del principio di eguaglianza formale e sostanziale, di pari opportunità, del merito, e del diritto fondamentale al lavoro e alla promozione delle condizioni che ne rendano effettivo e paritario l’accesso ed ai pubblici uffici.
Il Consiglio di Stato, quindi, ravvisando, sulla base di una valutazione sommaria, la fondatezza del ricorso e l’esistenza di “ una situazione ad effetti irreversibili ed irreparabili tale da non consentire neppure di attendere il tempo intercorrente tra il deposito del ricorso e la prima camera di consiglio utile”, ha accolto la domanda avanzata dall’avv. Santina Franco nell’interesse degli appellanti, ammettendo, con decreto presidenziale ad effetti anticipatori, gli aspiranti docenti in questione, alla partecipazione al concorso semplificato 2018.
Per il provvedimento cautelare definitivo, dovrà attendersi l’esito dell’udienza in camera di consiglio, già fissata d’innanzi il Supremo Collegio per il 20.09.2018.