Con D.P.R. del 18 gennaio 2018 il Presidente della Repubblica ha decretato l’accoglimento del ricorso straordinario proposto da una docente contro la non ammissione alle prove orali della procedura concorsuale per il reclutamento di Dirigenti Scolastici bandita dal MIUR con D.D.G. del 13 luglio 2011, patrocinato dall’Avv. Marco Masi in collaborazione con l’Avv. Maria Cristina Fabbretti.
Tale annullamento è stato disposto in quanto la commissione di concorso aveva modificato le modalità di correzione delle prove senza nulla esplicitare al riguardo.
Il Consiglio di Stato, in sede di parere vincolante, ha statuito che: “in assenza di una idonea motivazione sul punto, quindi, non trova giustificazione la scelta dell’Amministrazione di correggere gli elaborati dei partecipanti con modalità tra loro differenziate, decisione che ha comportato una disparità di trattamento tra i medesimi partecipanti ed una conseguente violazione del generale principio della par condicio competitorum che, viceversa, richiede che i concorrenti siano valutati con modalità uniformi tra loro”.
Pertanto, il giudizio di non ammissione alla prova orale della ricorrente è stato annullato per illogicità, contraddittorietà e disparità di trattamento, in quanto la Commissione esaminatrice avrebbe “cambiato le modalità di correzione degli elaborati”, provvedendo a correggere in maniera disgiunta gli elaborati dei primi concorrenti esaminati e in maniera congiunta le prove svolte dai restanti candidati.
Tale modalità di correzione degli elaborati dei candidati costituisce una palese violazione del principio generale della par condicio fra concorrenti e, pertanto, è stato disposto l’annullamento in parte qua del verbale recante la correzione delle prove scritte della ricorrente.
Ora spetterà all’Amministrazione adottare gli atti necessari per procedere ad una nuova correzione, con modalità disgiunta, degli elaborati della ricorrente, garantendo l’anonimato delle prove.
Tale pronuncia risulta di fondamentale importanza per i componenti delle commissioni esaminatrici che dovranno presto insediarsi per valutare i candidati che parteciperanno alla selezione in corso bandita dal MIUR.