Consiglio di Stato – Ordinanza n. 1994-2020 del 17.04.2020
E’ del 17.04.2020, l’ordinanza n. 1994 con cui il Consiglio di Stato ha accolto la domanda cautelare proposta da una giovane aspirante insegnante, con il ricorso patrocinato in appello dall’avv. Santina Franco ( Studio Di Salvo – S. Stefano di Camastra), riaccendendo così la speranza della ricorrente di poter far valere il titolo di abilitazione conseguito in Romania e uscire finalmente dal precariato.
Con la predetta ordinanza, evidenziando la fondatezza dei motivi di appello e richiamando il precedente del 17 febbraio 2020, n. 1198 la VI Sezione del Consiglio di Stato ha precisato che “ pronunciandosi su questione analoga, richiamate le pertinenti disposizioni del diritto europeo e le statuizioni della giurisprudenza della Corte giustizia UE, ha concluso nel senso che «a fronte della sussistenza in capo all’odierno appellante sia del titolo di studio richiesto, la laurea conseguita in Italia (ex sé rilevante, senza necessità di mutuo riconoscimento reciproco), sia della qualificazione abilitante all’insegnamento, conseguita presso un paese europeo, non sussistono i presupposti per il contestato diniego”.
Il suddetto provvedimento conferma il trend positivo registratosi di recente presso la giustizia amministrativa, grazie al quale tanti docenti che con sacrificio hanno conseguito l’abilitazione in Romania, hanno partecipato con riserva al concorso straordinario 2018 e si sono opposti al provvedimento di diniego del MIUR, potranno ancora coltivare la speranza di essere reinseriti nelle graduatorie sia di merito che di seconda fascia e quindi sottoscrivere l’agognato contratto a tempo indeterminato ( per qualcuno, come la ricorrente, anche già a partire dalle prossime assunzioni).