Tar Molise – Decreto n. 172 del 14 settembre 2011
Ancora una pronuncia contro le “classi pollaio”.
Scuola: sicurezza – norme, sentenze, articoli
Ancora una pronuncia contro le “classi pollaio”.
Nessun accorpamento di classi in carenza di aule idonee sotto il profilo igienico-sanitario.
Accorpamento classi – mancato rispetto delle norme igieniche e di sicurezza in conseguenza del sovraffollamento – accoglimento della domanda cautelare.
Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi.
In tema di “adozione atti amministrativi per fronteggiare sovraffollamento aule scolastiche”.
(Obbligo della scuola di vigilanza sulla sicurezza degli studenti – responsabilità contrattuale ed extracontrattuale).
(Processo di riorganizzazione scolastica – conseguente piano generale di edilizia scolastica – necessità – sussiste).
(Sovraffollamento aule scolastiche – Ordinanza di pubblicazione del ricorso Codacons sul sito ministeriale).
(Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica – indicazione di parametri non inderogabili – ininfluenza di eventuali violazioni sui provvedimenti di formazione degli organici – necessità di misure di carattere logistico – amministrativo) – (Atti adottati in applicazione di decreto e regolamento non ancora vigenti – illegittimità – non sussiste – efficacia sanante della normativa sopravvenuta).
Class action del Codacons contro il MIUR per le classi “pollaio”. Replica del ministero: rispettata la legge.
(Alunni per classe – superamento del limite massimo – ammissibilità – violazione della normativa sulla sicurezza – insussistenza).
Miur: azione Codacons priva di fondamento giuridico
(Influenza pandemica da virus A/H1N1V – garanzie sanitarie correlate agli aspetti strutturali-quantitativi delle classi – obbligo di rispetto da parte dell’amministrazione – sussistenza).
(Il D.M. 26 agosto 1992 stabilisce che, nella determinazione delle misure per l’evacuazione in caso di emergenza, si deve partire dal parametro 26 persone per aula e che, se in specifiche situazioni questo parametro non viene osservato, è necessario adottare degli accorgimenti in modo da assicurare comunque un ordinato esodo in caso di emergenza e darne atto con una dichiarazione; il punto 5.0 di tale decreto non sembra pertanto contenere una prescrizione organizzativa che s’impone in modo immediato e diretto ai dirigenti ed agli Uffici scolastici nel momento in cui essi stabiliscono le classi e gli organici).