Le due donne, secondo le indagini della polizia, sono indagate per minacce nei confronti delle maestre della stessa scuola , comportamento che non esclude il tentativo di estorsione. La direttrice, inoltre, e’ sospettata di frode nella fornitura del servizio “in quanto – secondo la polizia – falsificava il numero degli alunni al fine di procurarsi un ingiusto profitto della corresponsione di contributi statali, provinciali e comunali per la gestione di due sezioni artificiosamente create, e abuso dei mezzi di correzione e disciplina”.