Tar Liguria – Sentenza n. 985-2023 del 14.12.23
Riguardo alle ormai innumerevoli sentenze che hanno riconosciuto il diritto alla carta docente agli insegnanti precari è noto che in molti casi ci siano delle difficoltà, una volta vinta la causa, ad ottenere concretamente il bonus. Il Ministero è molto lento a corrispondere quanto dovuto o addirittura in alcuni casi rimane inadempiente, ignorando la sentenza positiva ottenuta dal docente.
Finalmente il TAR Liguria ha posto un argine a questa condotta dilatoria dell’Amministrazione e ha dato una soluzione al problema.
La vicenda è quella di un docente che ha fatto ricorso al Tribunale di Savona per il riconoscimento della carta elettronica del docente per i vari anni di servizio in cui aveva lavorato come precario; il Tribunale ad ottobre 2022 ha accolto il ricorso ed ha condannato il Ministero a corrispondere il bonus.
La sentenza è stata notificata al Ministero, senza alcun risultato.
Nonostante i successivi solleciti per ottenere l’adempimento, compreso l’invio della sentenza alla pec indicata dallo stesso Ministero e dedicata all’esecuzione delle sentenze in materia di carta docente, l’Amministrazione non ha mai dato alcuna risposta e non ha accreditato il bonus.
Il docente ha quindi fatto ricorso al TAR Liguria per far condannare il Ministero all’ottemperanza della sentenza ed a nominare, in caso di ulteriore inerzia, un commissario ad acta per l’adempimento.
Con la sentenza n. 985/2023, depositata il 14.12.2023, il TAR Liguria ha pienamente accolto le richieste del docente ed ha condannato il Ministero all’ottemperanza (e quindi ad accreditare il bonus) entro 30 giorni; il TAR ha anche già nominato il commissario che dovrà intervenire in caso di ulteriore inerzia del Ministero, assegnando a quest’ultimo ulteriori 30 giorni per adempiere. Il Ministero è stato anche condannato a pagare le spese legali del giudizio.
Pertanto, la lentezza (che a volte sconfina nella vera e propria inerzia) del Ministero nel dare esecuzione alle sentenze sulla carta docente (sentenze peraltro già ampiamente passate in giudicato) finalmente ha trovato una soluzione concreta per i docenti, che non saranno più costretti ad attendere con infinita pazienza i tempi dell’Amministrazione.