Emendamento legislativo per i docenti che hanno partecipato alla prova scritta computerizzata “non superandola”, avendone contestato “giudizialmente” l’esito…
Possibilità di partecipare ad un corso intensivo di formazione “con prova finale” per l’immissione nei ruoli della dirigenza scolastica…
I primi dettagli della procedura concorsuale riservata…
A cura dello Studio legale Esposito Santonicola
Concretamente si ragiona, nel mondo politico, circa la possibilità di avviare un nuovo “corso concorso” riservato ai candidati, aspiranti dirigenti, che – per avere impugnata, con ricorso amministrativo “ancora pendente”, l’ultima procedura concorsuale per dirigente scolastico – potrebbero vedersi sanata la propria posizione…
Tutto è nato dalla pubblicazione del Decreto Legge del 18/11/2022 N. 176 (meglio noto quale “Decreto Aiuti Quater”), che si pone l’obiettivo di favorire i cittadini e le imprese.
Trattandosi di un atto normativo dal carattere provvisorio – da convertire in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione – è intenzione della maggioranza governativa “emendarlo”, nel senso di aggiungere una disposizione che preveda “un corso intensivo di formazione di 120 ore, su base regionale e con prova finale”, per accedere alla dirigenza scolastica.
Parliamo, nello specifico, di un “corso concorso riservato” che, stando al tenore del dato emendativo, consentirebbe – ai docenti che abbiano sostenuto la prova scritta (o orale) dell’ultimo concorso “non superandola” e che, alla data di entrata in vigore della legge, abbiano un contenzioso giurisdizionale in atto avverso il succitato concorso – l’immissione nei ruoli dello Stato, a seguito dello scorrimento dell’attuale graduatoria di merito del concorso di cui al Decreto Direttoriale del 23 novembre 2017, n. 1259.
In sostanza, i ricorrenti, con giudizio amministrativo “pendente” avverso la prova scritta del corso-concorso nazionale per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento dei dirigenti scolastici presso le istituzioni statali (avviato ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 8, comma 10, del D.D.G. n. 1259 del 23 novembre 2017) – intendendosi per pendenza giudiziaria “l’esistenza del giudizio amministrativo, senza che sia giunto a conclusione con l’emissione di un provvedimento definitivo” – fruirebbero dell’accesso riservato a tale reclutamento, comunque selettivo.
Quanto alle modalità di svolgimento della prova finale, si rappresenta che, con apposito decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito – da emanare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge – sarà regolamentato lo svolgimento del “corso formativo riservato”, ragion per cui risulterà necessario attendere gli sviluppi della vicenda politica.
In ultimo, un breve cenno merita l’indagine sul profilo di legittimità costituzionale della “procedura concorsuale riservata”. Si osserva come la Corte Costituzionale, seppur riferendosi al “Concorso Riservato per l’accesso al F.I.T., Scuola Secondaria”, nel ritenere inammissibili i quesiti di costituzionalità trasmessi dal Consiglio di Stato, ha sostanzialmente preservata la regolarità del reclutamento semplificato “in quel caso riservato ai docenti abilitati”.