Il Tribunale di Busto Arsizio con provvedimento del 25 settembre 2020, all’esito di un procedimento ex art. 700 cpc, ha ordinato al MIUR di reintegrare una docente diplomata magistrale assunta in ruolo con contratto sottoposto a clausola risolutiva.
Il Tribunale ha dichiarato infatti: “ nell’ambito del rapporto di lavoro contrattualizzato, la pubblica amministrazione agisce con i poteri del privato datore di lavoro e quindi non è titolare del potere di autotutela che, in precedenza, costituiva espressione delle prerogative unilaterali di regolamentazione del rapporto di impiego. Alla luce di ciò, anche nel rapporto di pubblico impiego la PA deve rispettare i principi dettati dal diritto del lavoro in materia di licenziamento/risoluzione del rapporto di lavoro”.
Accogliendo integralmente la tesi avanzata dallo Studio, il Giudice ha ordinato “ a parte resistente di riammettere in servizio la ricorrente nel posto di lavoro precedentemente occupato alle medesime condizioni osservate fino al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, con conseguente ripristino dei diritti e degli obblighi derivanti dal correlativo rapporto”.
La docente, dunque, potrà essere reintegrata nella scuola che era stata costretta a lasciare bruscamente in forza di un provvedimento che i legali dello Studio hanno da sempre ritenuto illegittimo. Tale risultato si pone quale importante precedente per tutto il contenzioso gestito dallo Studio in tutta Italia relativamente ai licenziamenti illegittimi dei docenti assunti con riserva.
Avv. Valentina Piraino – Avv. Chiara Petrucci